Il Marketing 3.0 è Collaborativo

marketing 3.0 dal prodotto cliente all'anima

Nel Marketing 3.0 il Consumatore diventa anche Editore

Marketing 3.0 è un libro che sto leggendo/studiando, un libro di ispirazione per chiunque abbia a che fare con un business, intanto ogni tanto pubblicherò qualche mio resoconto o qualche post da esso ispirato, però vi invito vivamente a leggerlo, qui la presentazione.

Il Marketing 3.0 non si discosta molto dal Marketing 2.0, ma anzi, ne è l’evoluzione, ne prende il meglio e lo accompagna nel nuovo modello di società che la connettività globale ha contribuito a formare.

Questo infatti, non diversamente dal precedente, ha l’obiettivo di soddisfare il consumatore, ma con una differenza rilevante:
“Le imprese che applicano il Marketing 3.0 hanno Missioni, Valori e Visioni volti a dare un contributo al mondo”;
elevando così alla sfera delle aspirazioni (dei valori e dello spirito) dell’umanità tutta il Marketing 3.0.

Proprio perché essere umani infatti, i consumatori hanno esigenze e speranze perché in tempi di crisi economica sono costretti a fare i conti con cambiamenti repentini della società, del proprio stile di vita, cambiamenti ambientali anche.

Ecco perché le imprese che praticano, o intendono praticare, il Marketing 3.0 hanno l’opportunità di sfruttare questi cambiamenti offrendo risposte in tal senso, cosa che impatta sui consumatori ad un livello più elevato.

L’Integrazione tra un Marketing umano con quello delle emozioni si intreccia in uno scenario globale in cui gli enormi passi in avanti della tecnologia hanno portato il mondo a vivere una nuova ondata tecnologica, che la sua grande accessibilità ha penetrato il mercato di massa, permettendo a tutti di entrare in un’era in cui la connettività è ormai globale.

Il Consumatore Trasformato in PROSUMER

Questa nuova ondata tecnologica permette alle persone di interagire in tempo reale tra di loro sia singolarmente che in gruppi, creando valore, notizie, intrattenimento, idee nuove.
La stessa possibilità di creare contenuti offre l’opportunità al consumatore di farne consumo.

Trasformando il consumatore in un PROSUMER ( produttore+consumer).

Uno dei fattori abilitanti di queste tecnologie sono i social media, che gli autori dividono in Espressivi e Collaborativi.

  •  Social Media Espressivi
    Sono quelli tradizionali, come Facebook, Twitter, Google + ecc, sono veri e propri social di espressione perché permettono a chiunque di esprimere la propria idea anche condividendo un opinione altrui con la quale concordano o meno.
    Riuscire a sfruttare in questo senso la propria attività di comunicazione sui social è un importante opportunità per ogni azienda, nelle realtà locali poi, questo tipo di attività offre un contatto ancor più diretto con la proprio audience.
  • Social Media Collaborativi
    Wikipedia è l’esempio più lampante in merito, ma ancor prima si può ritenere una connettività collaborativa l’utilizzo e lo sviluppo di tecnologie Open Source.
    I siti di annunci sono un altro esempio di aggregazione di risorse create da molti singoli con uno scopo comune.

co-creation

La collaborazione dunque può anche essere forma di innovazione, consideriamo ad esempio le piattaforme nate con lo scopo di fornire prestiti

bypassando la richiesta alle banche, ma semplicemente prestandosi somme di denaro tra privati.

“La collaborazione, come affermano gli autori, la collaborazione inizia quando i responsabili Marketing cominciano a collaborare con i consumatori, sia per comprenderne il punto di vista, sia per approfondire la propria conoscenza del mercato.”

Il top della collaborazione è quando i consumatori stessi diventano figure chiavi nella co-realizzazione di contenuti e servizi.

Non sono stato il primo ad accennare alla nuova figura di consumatore che si è venuta a delineare grazie alla possibilità per questi ultimi di accedere a molti tipi di informazione relative alle aziende.

Io ne ho parlato qui, mentre gli autori citano “il Futuro ella competizione” di Prahalad e Ramaswamy del 2007, i quali sostengono che i ruoli dei consumatori stanno cambiando (questo nel 2007, ormai sono cambiati del tutto): questi non sono più isolati ma attori interconnessi che hanno la possibilità di raccogliere tutte le informazioni necessarie per poter prendere una decisione.

Da questo ne deriva una comunicazione non più a senso unico da impresa a consumatore, ma una comunicazione a doppio senso in cui il consumatore è in grado di lasciare feedback di qualsiasi tipo utili come segnali per migliorarsi alle aziende ma anche come indicazioni ad altri consumatori.

Questo porta il Marketing ad evolversi, a cercare di entrare in sintonia con i consumatori orientandosi verso la creazione di una relazione con essi, invitandoli a collaborare con l’impresa al fine di creare valore e sviluppare prodotti e comunicazione.

Il Marketing 3.0, dunque, ha tra i suoi pilastri la Collaborazione, le imprese che aderiscono al Marketing 3.0 dunque devono essere consapevoli di non poterlo fare da sole.

Collaborare dunque con tutti i livelli del proprio business, sia in verticale che in orizzontale, in quanto il Marketing 3.0 è una collaborazione a tutti i livelli di business, purché però si condividano valori e visioni simili.

 

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