SEO Mobile le ricerche vocali
Comprendere il linguaggio è l’obiettivo dichiarato
Questo articolo nasce dalla propensione di okkei.it ad essere un blog orientato alla SEO Locale ed al Mobile Marketing in relazione alle aziende che operano in locale.
Infatti dal mio punto di vista, se si parla di Marketing Digitale Locale non si può che pensare ai device mobili ed alle ricerche che vengono effettuate attraverso di essi.
Dunque siccome okkei.it si occupa di posizionamento sui motori di ricerca a Roma anche per noi è necessario restare al passo con i tempi ed intravedere cosa accadrà.
Ogni anno scrivo un post che possa in qualche modo essere una bussola nel modo di approcciare al lavoro.
Ad ogni modo.
Quello di questo 2018 è un articolo di oltre 4mila parole sulla SEO LOCALE dal 2018 in poi.
Dunque in questo articolo, che ne è una rielaborazione citata, leggerai di vocal search e assistenti vocali e di come queste possono influenzare il modo di fare SEO locale ed approcciare ad una strategia Mobile First.
La sfida della ricerca vocale, ovvero Comprendere il linguaggio naturale
Sulla pagina del team di Google che studia la comprensione del linguaggio naturale (Natural Language Understanding Team page)
John Giannandrea, Vice presidente del reparto ricerca di Google afferma:
“Recent research interests of the Google NLU team include syntax, discourse, conversation, multilingual modeling, sentiment analysis, question answering, summarization, and generally building better learners using labeled and unlabeled data, state-of-the-art modeling, and indirect supervision.”
In sostanza dichiara che gli interessi recenti del team NLU di Google includono, sintassi, discorsi, conversazione, risposta alle domande, ed in generale una migliore comprensione del linguaggio naturale usato dalle persone in relazione, come vedremo più avanti, al contesto in cui si trovano.
Il Contesto è la chiave di tutto.
Qualche giorno fa ho visto un documentario su Sun Tzu e l’arte della guerra.
Il documentario spiegava come il Generale asiatico più di 2000 anni fa avesse già chiara l’importanza del contesto in cui ci si muove, a differenza degli americani in Vietnam che ignorando completamente il contesto presero un sacco di botte.
Perché questo parallelismo?
Perché Google, così come ogni studioso di linguistica, conosce perfettamente l’importanza del contesto culturale.
Una parola infatti può significare concetti diversi a seconda di dove la si pronuncia o se utilizzata in fase di ricerca può avere intenti completamente diversi a seconda di chi effettua la ricerca.
Ad esempio:
“Carro” in messicano vuol dire auto, in spagnolo carro.
Oppure:
Se un bambino scrive su Google “CARS” magari vuole risultati attinenti al cartone, mentre un adulto può volere altro.
Ecco l’importanza del contesto, è fondamentale comprendere il significato implicito di ogni ricerca.
Tutto ciò è alla base dello sviluppo e del successo dei risultati che si ottengono con strumenti come Google Assistant
Ecco spiegato l’interesse verso il linguaggio naturale, serve ad offrire migliori risposte alle necessità degli utenti.
Per farlo, Google ha bisogno di:
- Capire ogni pagina web di cosa tratta (semnatica)
- Capire cosa gli utenti stanno cercando, anche attraverso il loro linguaggio naturale sfruttando la ricerca vocale.
Sempre dal punto di vista di Mountain View vi sono poi motivazioni di carattere prettamente commerciale che spingono ad investire in questo settore:
- L’utlizzo degli assistenti vocali è in crescita come riporta MindMeld;
- Il 40% degli utenti che usano gli Assistenti Vocali hanno iniziato ad usarlo solo 6 mesi fa.
- Circa il 20% delle ricerche mobile sono ricerche Vocali, saranno il 50% nel 2020 secondo Microsoft.
- La maggior parte delle ricerche Vocali viene fatta da casa, poi in auto, come riporta uno studio di KPCB.
- Dai dati raccolti nel 2014 Google afferma che il maggior numero di utilizzatori delle ricerche vocali erano i teenagers, che oggi sono cresciuti, avranno un lavoro, dei figli, quindi il numero di utilizzatori medio sta crescendo.
Ecco anche perché Google ha comunicato che in Search Console vi sarà un report dedicato alle ricerche vocali.
SEO Mobile, Come muoversi nel 2018
Ciò che un SEO Specialist può fare in questo quadro è quello di ottimizzare le pagine web di un sito al meglio delle sue possibilità per offrire ai motori di ricerche quelle informazioni preziose per gli utenti rendendo semplice l’indicizzazione per i diversi tipi di contesti in cui la ricerca viene fatta.
Come?
- Implementando i dati strutturati nel sito web ed anche nella versione mobile se ne hai una.
- Query “Vicino a me”.
- Seo locale è Mobile
Dati Strutturati
I dati strutturati vanno implementati non solo perché Google utilizzerà prettamente il suo indice mobile, ma proprio perché i dati strutturati sono strumenti fondamentali che Google usa per comprendere al meglio il significato di pagine e documenti web.
In più le richcards sui risultati locali stanno aumentando, è ora di iniziare a fare lo stesso lavoro fatto in passato per i rich snippets.
Come vedremo nel post che pubblicherò tra qualche giorno questo dei dati strutturati è un argomento che riveste un ruolo molto importante nel contesto della seo locale.
Query vicino a me o anche ricerche “near me”:
“Google non sta solo incoraggiando i micromomenti ma li sta creando, andando a completare le ricerche con il NEAR ME (VICINO A ME ) all’interno della query, almeno nel 78% dei casi sul cellulare per ricerche non branded, quindi non riferibili ad un marchio.
Questo vuol dire che Google coerentemente sta implementando i dati che raccoglie dall’utilizzo che si fa del suo motore di ricerca per rispondere in maniera precisa alle intenzioni dei consumatori.
Sta quindi anticipando quello che gli utenti possono arrivare a cercare, perché infatti per molte ricerche è probabile che si sia interessati a qualcosa che sia vicino alla posizione dalla quale si ricerca.”
Anche Andrew Sholand dalle pagine di search Engine Land afferma che:
Dallo studio sui fattori di ranking locale sui risultati con parole chiave “vicino a me” viene sempre riproposta la serp con le schede my business.
In più:
“Secondo Google, quasi la metà dei consumatori cercando un ristorante in cui andare a mangiare farà la propria ricerca locale nel giro di un’ora dall’effettivo orario di cena.”
Risulta dunque logico che le ricerche “vicino a me” si integrano perfettamente nella visione di una strategia di marketing mobileCentrica.
A tal proposito un’attività locale che ha una visione mobile first della propria strategia di Marketing è considerabile al passo con i tempi visto che sia Google che i social sono sempre più propensi a prediligere l’esperienza da mobile degli utenti.
La Seo Locale è Mobile
Dunque anche la SEO LOCALE va pensata prettamente lato mobile, ad esclusione di alcune categorie di aziende dove la parte di utenza che arriva prettamente da desktop non andrà a calare.
Infatti questo nuovo approccio alle ricerche locali si sposa perfettamente con il cambiamento della seo locale relativo all’utilizzo del linguaggio naturale.