Il consulente seo che veniva dal futuro

co-creationStavo per scrivere un post stile novella cyberpunk ambientata nel 2029.

Un post in cui raccontavo la giornata tipo di un cittadino italiano per mostrare come i motori di ricerca si fossero perfettamente integrati nelle nostre vite future.

Il motivo?

L’obiettivo?

Il motivo è semplice.

La scorsa settimana, all’interno della mia newsletter WhatsApp ho condiviso l’articolo (pienamente autoreferenziale) su come ormai dal 2014 io parli di SEO orientata ai dispositivi mobili, definendola SEO MOBILE FIRST.

I riscontri sono stati positivi devo dire, tra cui complimenti per la lungimiranza.

Ma un paio sono stati degni di nota.

Fernando, che posso definire un mentore ha detto, complimenti a parte:

“starei attento al rischio che porta con se la convinzione granitica verso una linea d’azione.
L’innovazione non è incrementare ciò che esiste, ma rottura con essa.
Bisogna riuscire nell’impresa di approfondire ciò che esiste tanto da migliorarlo, anche sensibilmente, mantenendo però tutti i sensi aperti ed in perenne ricezione senza dimenticare che la cosa decisiva è la fantasia, la creatività”.

Mentre Mario, che è un cliente di quelli skillati, cioè interessato alla materia dice:

“sono d’accordo con te quando dici che la motivazione è il combustibile necessario ma non sufficiente per raggiungere qualsiasi traguardo.”

A Mario mi sento di dire che il combustibile non è sufficiente per qualsiasi traguardo quando questo non è capace di autogenerarsi rinnovandosi, e lui che si occupa di bio edilizia da anni conosce il concetto molto bene.

Il rinnovamento avviene poi come dice Fernando, attraverso l’approfondimento di ciò che è presente, con l’obiettivo di migliorarlo e non lo si può fare se non si tengono tutti i sensi aperti per intercettare i cambiamenti e le varie strade percorribili.

Arriviamo così all’obiettivo di questo articolo.

Tempo fa ho impiegato settimane per realizzare un mega articolo sulla seo locale nel 2018.

Ma nel futuro più remoto… dove sta andando la SEO?

In quale direzione?

Come ci si può rinnovare, usando la creatività, e restando aperti, recependo i cambiamenti e proiettandosi verso il futuro.

Beh volevo raccontarlo nella storia che stavo per scrivere.

Ma è tardi, la giornata è stata lunga e preferisco scrivere come meglio mi viene, di getto.

Ebbene.

In relazione al posizionamento sui motori di ricerca secondo me è necessario drizzare le antenne su diversi aspetti:

  • La direzione degli investimenti dei principali motori di ricerca
    • Acquisizioni aziendali
    • Progetti interni
    • Miglioramenti tecnologici globali (blockchain, AI ecc)
  • Implementazione e miglioramenti tecnici al fine di garantire il continuo successo del core business dei motori
    • Nel caso di Google, senza dubbio, l’esperienza degli utenti da veicolare mediante i risultati di ricerca
      • Questo potrebbe portare a dover parlare di User Intent ( intento di ricerca ) e qualità dei contenuti ma non voglio essere prolisso.
    • Studio dei brevetti per intravedere traiettorie future
  • Test costanti nel breve e lungo periodo

La Falsa Modestia

Ora fare una previsione fino al 2030 sarebbe da presuntuosi ma è possibile già notare alcuni aspetti interessanti.

L’intelligenza artificiale la farà da padrone.

Immagina di avere a disposizione un tool che analizza un set di dati per dirti come ottimizzare il tuo sito, la tua strategia di contenuti da veicolare attraverso il blog aziendale e sui social per attrarre il tuo utente in target.

Tutto ciò che fai a mano ora, e con un pizzico di esperienza, sarà fatto da un tool che analizza il comportamento umano, sia in fase di progettazione ed analisi che di implementazione.

Non dovrai più analizzare nulla, avrai la pappa pronta.

Questo cambierà il modo in cui le agenzie di marketing e le aziende imposteranno le proprie strategie di posizionamento in un contesto maggiormente in sinergia con gli obiettivi definiti dalla strategia di marketing complessiva.

Ad esempio.

Un sistema del genere potrebbe intercettare un tipo di ricerca fatta vocalmente da un utente da casa propria, sfruttando magari un dispositivo simile a Google Home ( o lo stesso molto più evoluto) e comprendere il tono di voce, la cadenza, per carpirne lo stato d’animo e magari impostare il prezzo del tuo prodotto più basso del normale per invogliarlo all’acquisto nel caso dovesse ritenere l’utente “triste in quel momento”.

Magari con un messaggio lampeggiante in rosso:

Ecco una bella notizia per te, oggi puoi avere il TUO orologio nuovo al 70% di sconto.

Questo cosa vuol dire?

Può voler dire che magari il motore di ricerca saprà se sei triste e proporrà risultati in serp per le ricerche adeguate allo stato d’animo degli utenti.

Magari cercando di migliorarlo con risultati emotivamente più stimolanti in senso positivo per fare in modo che l’utente preso dalla noia non abbandoni il motore ma che anzi si rivolga a lui più spesso se dovesse ritrovarsi nello stesso stato emotivo.

Sono congetture, è la favola che volevo raccontarvi, ma è un esempio non molto lontano da come potrebbero andare le cose, il neuromarketing abbinato agli strumenti di intelligenza artificiale e ad una profilazione molto dettagliata possono portare ad una conclusione del genere.

ESPERIENZA UTENTE

Già adesso infatti si parla di USER EXPERIENCE in relazione ad:

  • Aspetto
  • Sensazioni suscitate
  • Usabilità

Non a caso Google ha appena reso primario il suo mobile first index.

In pratica il tuo sito verrà sempre mostrato nella sua versione per dispositivi mobili.

Questo comporta il cambiamento del modo in cui strutturiamo le informazioni primarie del nostro sito web, il layout  e l’usabilità del sito.

In futuro immagino una navigazione vocale dei siti web.

Fatta una ricerca vocale, il motore ti risponde facendoti un sunto dei risultati più rilevanti ed attinenti.

E sempre vocalmente gli si potrà indicare la preferenza verso il sito da navigare, o magari dirgli:

“apri il risultato che ritieni migliore”

Ed il motore risponderà, in base al tipo di query come Pierino:

“risultato sponsorizzato o no?”

E tu potrai dirgli: “ non voglio comprare niente, dammi solo le informazioni che mi servono”.

Insomma altro che pizzeria Google, il futuro della SEO non è una pizza ma ben altro.

Il futuro della SEO è…..     ….una moglie in più.

😉

 

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